Era il 6 agosto del 2010 e Emlou Arvesu di 41 anni  stava rientrando a casa dopo aver accompagnato uno dei figli dalla sorella a scuola.

Era una giornata come tutte le altre finche' Emlou non incrocio' la strada di Oleg Fedchenko, pugile dilettante ucraino di 27 anni. Lei non poteva sapere che sarebbe stata  l'ultima giornata della sua vita, perche' un folle  decise di picchiarla a morte, senza alcun motivo e  senza alcun scampo per la povera donna che, come sua unica colpa aveva quella di essere stata la prima persona che il pugile aveva incontrato uscendo di casa . 

Oggi oltre l'inganno sopragiunge la beffa : Oleg Fedchenko  è stato assolto dal gup di Milano, Roberta Nunnari, dall'accusa di omicidio aggravato perché non imputabile. Una perizia infatti ha stabilito che l'uomo era incapace di intendere e di volere al momento del fatto, poiché soffre di una forma di schizofrenia. Il giudice ha disposto per lui 5 anni di ospedale psichiatrico.

Per l'ennesima volta ci chiediamo come funziona il sistema giudiziario  in Italia. Ci chiediamo come e' possibile tutelarsi in una societa' che non solo non ti permette di difenterti, ma non condanna chi ti aggredisce. Ci chiediamo se non sarebbe il caso di eliminare questo sistema di giustizia iniquo e rindondante per sostituirlo con una semplice ed equa "legge del taglione" che a questo punto sembra decisamente migliore di quello che abbiamo.

 

 

Da Wikipedia: 

La legge del taglione (o pena del taglione), in latino lex talionis, è un principio di diritto in uso presso le popolazioni antiche consistente nella possibilità riconosciuta a una persona che abbia ricevuto un'offesa di infliggere all'offensore una pena uguale all'offesa ricevuta. Volgarmente il principio è espresso dalla locuzione occhio per occhio, dente per dente, che deriva da un versetto della Bibbia:

  «Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita:  occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede,  bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido.

 

 

 Quando un uomo colpisce l'occhio del suo schiavo o della sua schiava e lo acceca, gli darà la libertà in compenso dell'occhio.  Se fa cadere il dente del suo schiavo o della sua schiava, gli darà la libertà in compenso del dente. »   (Esodo 21, 23-27

 

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