I neri nel nuoto sono svantaggiati per ragioni fisiologiche. Hanno una densità ossea più elevata rispetto ad altre popolazioni e una minor percentuale di tessuto grasso: perciò galleggiano meno facilmente.
Inoltre, hanno una maggior percentuale di fibre muscolari “veloci”, quelle predisposte per gli sforzi rapidi e intensi, ideali per correre i 100 metri in 10 secondi o “schiacciare” la palla nel canestro.
Nel nuoto i bianchi sono più veloci di circa il 3,5% dei neri. Per quanto riguarda il nuoto,in realtà gli asiatici sono favoriti rispetto ai bianchi, infatti a parità di altezza, fra un bianco e un asiatico vince un asiatico.
Ma la percentuale si capovolge quando si parla di gare di atletica, perchè i neri avendo arti più lunghi degli altri e circonferenze di torso più strette, il loro centro di massa è più alto di individui bianchi con lo stesso peso. Questo determina una velocità media maggiore di circa il 3,7% nei neri rispetto ai bianchi.
Ma non tutti i neri sono uguali. I risultati olimpionici nel fondo e nella maratona dimostrano che keniani ed etiopi, per esempio, sono molto predisposti per sforzi medio-lunghi ed i giamaicani nelle gare di velocità (l’attuale campione mondiale dei 100 e 200 metri, Usain Bolt, è giamaicano).
Ai campionati del mondo di nuoto a Shangai, Rebecca Kpossi (della repubblica del Togo) a soli 12 anni ha nuotato i 50 metri farfalla arrivando oltre 30 secondi dopo le sue rivali. Rimane un’eccezione la vittoria sui 100 metri delfino di Anthony Nesty, nero del Suriname, alle Olimpiadi del 1988.

fonti:
http://www.focus.it/perche_non_ci_sono_campioni_di_nuoto_neri_C39.aspx
http://www.ilsussidiario.net/News/Scienze/2010/8/3/SPORT-Sapete-perche-i-neri-corrono-piu-veloci-ma-i-bianchi-nuotano-meglio-/2/103888/

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