Dopo aver fatto compere sul dollaro australiano la settimana scorsa, gli investitori si stanno adesso tirando indietro. L’Aussie si è così stabilizzato, ed anzi ha ceduto qualcosina rispetto al collega americano.

Dollaro AUD e gli investitori

Settimana scorsa c’era stato un doppio impulso a sostenere la valuta australiana.
Anzitutto gli investitori avevano accolto con gioia alcune novità più rassicuranti riguardo la variante Omicron. Questo aveva favorito la diffusione di un clima risk-on, del quale avevano beneficiato soprattutto alcune valute. Come l’australiana appunto.

La RBA

dollaro australianoMa c’era stato anche altro: il meeting della Reserve Bank of Australia. La banca centrale non ha deluso gli investitori mantenendo i tassi invariati al minimo storico dello 0,1%, tuttavia ha mostrato un certo cambio di dialettica. Infatti il board ha rimosso un riferimento all’inflazione, che era nell’obiettivo della banca entro la fine del 2023. Questa omissione fa pensare che la RBA potrebbe muoversi un po’ prima sul fronte dei tassi.

Aussie in salita e poi discesa

Questi driver avevano alimentato l’appetito degli investitori verso l’Aussie. Così il cambio AUDUSD era risalito fino a 0,717.
Oggi invece il dollaro australiano oscilla sotto 0,715 contro il dollaro USA, come si vede sulla migliore piattaforma opzioni binarie.
Nel frattempo il rendimento dei titoli di stato australiani a 10 anni ha ripreso il suo slancio al ribasso all’1,60%, vicino al minimo su due mesi dell’1,58% raggiunto il 5 dicembre.

Annotazione operativa: gli investitori che amano fare trading molto aggressivo, dovrebbero studiare un buon indicatore per scalping forex.

Variante Omicron e FED

Succede che anche se la RBA segnala fiducia nella ripresa economica, con i consumi delle famiglie in forte ripresa e prospettive per investimenti migliorate, rimane però il fatto che la valuta australiana è vulnerabile alle notizie riguardanti la variante Omicron.
Inoltre gli investitori stanno prezzando le aspettative di un ulteriore inasprimento della politica da parte della Federal Reserve, che si riunisce questa settimana. La banca statunitense dovrebbe annunciare una riduzione più rapida dei suoi acquisti di attività e un inizio anticipato a rialzi dei tassi.

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