Molti associano il nome Kamut ad un grano di coltivazione biologica di ottima qualita' . In realta' Kamut non e' altro che un marchio commerciale (come mulino bianco per intenderci ) dalla societa' Kamut International ltd. 

La societa' non ha fatto altro che dare un nome ad una  qualita'   di frumento registrata negli Stati Uniti con la sigla QK-77, coltivata e venduta in regime di monopolio e famoso in tutto il mondo grazie a un'operazione di marketing senza precedenti. 

Il frumento in questione e'  una specie (Triticum turgidum subsp. turanicum) appartenente allo stesso gruppo genetico del frumento duro: presenta un culmo (fusto) alto anche 180 cm; ha la cariosside (chicco) nuda e molto lunga, più di quella di qualunque altro frumento. Chiunque puo' coltivarlo ma solo la societa' puo' utilizzare il nome Kamut !

Il Kamut e' pertanto ricco di glutine e non adatto ai celiaci, non e' un cereale antico anche se rustico e ottimo per la panificazione. II prodotto ha un costo eccessivo rispetto a frumenti con pari qualita' e sopratutto la sua produzione ha una pesante impronta ecologica legata allo spostamento di un prodotto per lo più coltivato dall’altra parte del Mondo che arriva sulle nostre tavole attraverso una filiera molto lunga (migliaia di chilometri).

 

 

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