band di rock alternativo e psichedelia,
presenta l’album
NON REGREDIRE
Autoproduzione
“NON REGREDIRE” è il primo lavoro in studio del progetto OIDIO, band alt-noise-rock psichedelic romana. Al suo interno, il sound di matrice anni ‘90, con sferzate rabbiose e percussioni trainanti si fondono con contenuti consapevoli e critici sulla deriva cui la società è inciampata e persiste nel caracollare. I testi sono inviti al risveglio dall’ipnosi in cui siamo incappati vivendo con lo sguardo fisso sul monitor di un touch screen mentre tutt’intorno veniamo prosciugati dalle zanzare. Skank, Zeno, Stax, An Drew e Luca N, con trascorsi nell’underground capitolina di fine 900 e inizio XXImo secolo, uniscono le loro forze nel tentativo artistico di risvegliare l’ascoltatore, riconducendolo sui binari della scelta e del libero arbitrio, sempre più impercettibile e indecifrabile
BIOGRAFIA
OIDIO è una band che mescola rock alternativo, desert rock e psichedelia, con un sound che richiama l’intensità di Jane’s Addiction, Kyuss, Il Teatro degli Orrori e Sonic Youth. Il progetto nasce dalla mente creativa di Skank, che ha scritto e registrato interamente l’album, arricchendolo con le voci potenti di Tzeno e Stax. I testi, scritti insieme a Tzeno, sono profondamente introspettivi, esplorando il malessere e le difficoltà di comunicazione nell’epoca moderna. Con una proposta sonora cruda e avvolgente, OIDIO affronta temi universali, dando voce a una realtà dissonante e difficile da decifrare.
L’INTERVISTA
In zanzare cantate
SIETE COME LE ZANZAREVOLTE SEMPRE A PASTEGGIARE CON IL SANGUE DEGLI UMANI
SIETE COME LE ZANZARELE VETTRICI SECOLARIDI PATOGENI VIRAL
Mi vengono in mente due cose; il covid (per me una farsa) e l’attitudine vampiresca dei potenti nei confronti del popolino?
No.
Riguardo al Covid non mi pronuncio, in quanto ho imparato a non dover avere per forza un’opinione quando non so con certezza cosa sia accaduto di preciso, e rifiuto la tendenza al “complotto” facile, utile soltanto a mischiare ancor più le carte, a vantaggio dei complotti veri.
Piuttosto, il riferimento in “ZANZARE” è in merito all’indole capitalistica di usare le masse come abbeveratoio a cui succhiare tutto il succhiabile.
Corri, Non è finita L’aria sembra gelata Pare si chiami vita Hscata
Sembra un mantra distopico
Quando tutto diventerà ghiaccio e noi come i dinosauri ci estingueremo
Questo testo è molto personale e descrive esattamente il momento difficile che io, Skank, stavo vivendo. Una sorta di continua corsa disperata per la sopravvivenza in un ambiente ostile, e tutto avviene in maniera dirompente, inesorabile, come uno scroscio imperioso della cascata.
Tra gli indiani metropolitani degli anni 80 si diceva la fantasia al potere… e “sarà una risata che vi seppellirà”… OGGI LA VEDO UN Po’ DURA….
Ti sei risposto da solo.
