Se fino a pochi mesi fa appariva necessario l’incremento dei tassi di interesse per combattere l’inflazione, adesso che la dinamica dei prezzi sembra andare in calo non è affatto scontato che le banche centrali cominciano a tagliare il costo del denaro.
La nuova sfida sui tassi di interesse
Gli ultimi dati giunti settimana scorsa dagli Stati Uniti hanno dimostrato che il mercato del lavoro sta evidenziando una forte resilienza allo scenario restrittivo. Anche se è vero che le economie stanno rallentando, questo scenario complessivo riduce la pressione sulle banche centrali affinché cominciano a tagliare i tassi di interesse.
Questa non è una notizia piacevole per gli investitori, che ormai da qualche settimana viaggiano sull’entusiasmo proprio innescato dalla convinzione che presto inizieranno i tagli al costo del denaro. Basta guardare le performance dei principali indici azionari d’Europa e degli Stati Uniti che hanno vissuto un novembre d’oro (sia il FTSE Mib che il DAX hanno toccato nuovi record storici).
Tocca alla FED
Il primo istituto centrale che si presenta all’appuntamento con il meeting di dicembre è la Federal Reserve. Non c’è dubbio che la Banca Centrale Americana manterrà il livello del costo del denaro invariato in questa riunione. I dubbi però riguardano il prossimo futuro, perché i tassi di interesse sono ai livelli massimi di 22 anni (dati Pocket Option Italia) e si vuole evitare una stretta troppo prolungata.
Tuttavia il presidente Powell nell’ultimo intervento ha detto che la questione del taglio dei tassi di interesse non è ancora stata affrontata, e ciò fa presumere un atteggiamento wait and see. Sta di fatto però che le dichiarazioni di Powell e i numeri sul mercato del lavoro hanno raffreddato l’entusiasmo dei mercati, innescando così la ripresa del dollaro sul mercato valutario.
La posizione della BCE
Un poco più complessa è la posizione della Banca Centrale Europea, visto che lo stato di salute dell’Economia dell’Eurozona è meno solido di quello statunitense. Christine Lagarde farà quindi più fatica a ridimensionare le attese sui tagli ai tassi di interesse, che sono già stati prezzati da chi adotta forex intraday strategie per il 2024.