Dai ricordi del fotografo Augusto De Luca.
“Lo Studio Trisorio, alla Riviera di Chiaia, è una delle più importanti gallerie napoletane, punto di riferimento per tantissimi artisti, inaugurata il 16 ottobre 1974, dove hanno esposto tanti nomi illustri del panorama internazionale, molti dei quali precursori dei loro tempi. Conobbi i proprietari, Pasquale e Lucia, alla fine degli anni 70. Spesso andavo da loro per parlare dei miei nuovi lavori e ricevere qualche consiglio. Lui, che purtroppo non c’è più, era un amico di cui fidarmi; mi incoraggiava con suggerimenti preziosi che ancora oggi mi sono utili. La moglie Lucia, per la grande esperienza che aveva, era per me, che cominciavo a compiere i primi passi nel mondo dell’arte, una fonte inesauribile di grande competenza da cui poter attingere. Persona di grande valore, è sempre stata al fianco del marito, con una presenza costante ma discreta. Come è vero che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna! Oggi è soprattutto una delle loro tre figlie, Laura, ad occuparsi dello spazio, e con il guizzo tipico di chi appartiene da sempre a questo meraviglioso universo, ha dato vita, nel 1996, ad ArteCinema, un suggestivo festival internazionale di film sull’arte contemporanea, che ha avuto un riscontro fortunatissimo anche tra i giovanissimi, avvicinandoli a queste magiche atmosfere. Da dietro le quinte, la madre, con la sua straordinaria abilità, continua ad aiutare e a dare indicazioni di rara maestria. Nel corso del tempo la galleria, proseguendo nel suo lungimirante percorso di ricerca e innovazione, è divenuta tappa obbligata anche per gli studenti universitari, che hanno la possibilità di frequentare quegli stessi personaggi che si troveranno poi a studiare nei manuali di storia dell’arte. Non per niente si tratta di una delle gallerie più longeve d’Italia, che, con competenza e passione, è in grado di collaborare attivamente anche con Istituzioni politiche e non, teatri importanti, come il San Carlo, e musei prestigiosi, come quello di Capodimonte, con il quale, prima della pandemia, è stato realizzato, con enorme successo, il progetto Incontri sensibili, con esibizioni importanti di artisti quali Louise Bourgeois e Jan Fabre. Il 22 febbraio del 2020 Lucia è stata la prima di tre donne a ricevere, dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, il Matronato alla carriera con laudatio pronunciata da Andrea Viliani.

Studio Trisorio, Lucia – foto Augusto De Luca

Con la sua innata sensibilità per la Bellezza e il suo spiccato senso estetico lo Studio Trisorio ha ritenuto la fotografia una forma d’arte da esaltare, tanto che nella cerchia di amici di famiglia si annoverano tanti fotografi che hanno puntualmente esposto nei loro spazi, con mostre fotografiche divenute, ormai, appuntamenti imprescindibili nella programmazione degli eventi della galleria. Nel 1980 organizzarono una mia mostra di fotografie a colori con la presentazione di Marina Miraglia, importante critica e storica d’arte. In quell’occasione i Trisorio riuscirono a vendere tutti i miei lavori e ricordo che, dopo l’inaugurazione, Lucia ci invitò a casa sua per terminare la serata con deliziose pietanze preparate con le sue mani per l’occasione. Era molto gratificante sentirsi coccolati dai propri galleristi. Un giorno andai allo Studio con Osvaldo, uno dei miei due assistenti, ed una grande luce fissa da 2000 watt, per ritrarre Lucia. Lei, sempre schiva, era un po’ intimidita dall’idea di essere al centro dell’attenzione e certamente non si sentiva a suo agio. Pensai di realizzare un ritratto evidenziando proprio la sua riservatezza e il suo desiderio di anteporre sempre e comunque l’artista a tutto e a tutti. Allora proiettai la luce sul mio assistente che, con una cartella sotto il braccio, avrebbe dovuto rappresentare uno dei tanti artisti che si avvicendavano nella galleria, creando un’ombra gigante rispetto alla figura di Lucia, che, in un angolo, quasi nel nascondimento, ma comunque presente e vigile, lo guidava e promuoveva, ricalcando così, il suo pensiero che mi ricordava il famoso motto “ubi maior minor cessat”. A scatto avvenuto, mi accorsi che l’immagine rispecchiava in pieno la mia idea e fui soddisfatto del risultato. Oggi incontro di rado Lucia, ma ogni volta che succede, provo una grandissima gioia e una profonda gratitudine”.

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