Si tiene a Roma, da venerdì 16 dicembre, la mostra collettiva “Happy New Art”, curata da Carlo Ciuffo, presso la sala espositiva Contemporary Artshop (Via Germanico, 84). Un percorso espositivo che vede protagonisti otto talenti emergenti che propongono la vendita di 8 opere uniche, ciascuna frutto di una ricerca artistica inconsueta, una proposta ben strutturata per trovare il gusto di chi è alla ricerca di qualcosa di unico e irripetibile.

La mostra “Happy New Art” è visitabile, gratuitamente, fino al 5 gennaio 2023.

Di seguito gli artisti espositori:

Simona Mecozzi

Artista specializzata in Artcounseling, interessata agli effetti benefici ottenibili attraverso l’Arte. Il suo percorso artistico ha un processo che si evolve nel tempo e spazia fra differenti ambiti creativi, che trovano espressione nella danza come nella pittura, nella lavorazione della Creta fino alla Moss Art. L’opera esposta, “Emozioni Sottobosco” Giardino Verticale, appartiene proprio a quest’ultimo genere, in cui vengono utilizzati materiali naturali stabilizzati ed ecologici, per creare opere uniche e personalizzate, per promuovere  il raggiungimento di un equilibrio psicofisico nell’osservatore.

Francesca Barretta  

Francesca Barretta vive e lavora a Roma ed è specializzata in arte figurativa e tatuaggio artistico. Già nota al mondo artistico della capitale grazie alle sue partecipazioni ai vernissage organizzati dalla Galleria dei Miracoli di Roma, ama riprodurre soggetti femminili, in continua fusione con elementi astratti, decorativi e naturali. L’opera “Twiggy”, realizzata su carta da spolvero con tecnica mista, rappresenta un omaggio all’iconica Twiggy Lawson, che con il suo fisico esile e il suo stile rivoluzionario ha conquistato l’universo glamour degli anni ’60 modificandolo per sempre.

Danksy

Daniele, in arte Danksy, realizza opere di pop-art a partire da una tecnica del tutto particolare, frutto della fusione tra la sua naturale propensione per il disegno dal vero e la la capacità applicativa per il disegno tecnico e geometrico. Grazie ad anni di studio tra righe, squadre, compassi e PC, Danksy ha messo a punto una personale tecnica che gli permette di reinterpretare l’immagine figurativa di un soggetto eliminando ogni curva naturale. L’esaltazione e la precisione delle linee, degli angoli e dei rimandi geometrici diventa il nuovo linguaggio comunicativo che, pur scevro di dettagli o particolari, mantiene intatta l’identità e la riconoscibilità del soggetto reinterpretato.

Luca Art & Thought

Caratterizzato da una formazione poliedrica Luca ama utilizzare, per le sue opere, tecniche e materiali anche molto diversi tra loro. Secondo l’artista infatti, la restituzione sensoriale degli stati d’animo necessita di supporti e tecniche di volta in volta diversi, a seconda dello stato d’animo che si vuole comunicare. Si avvia così una ricerca espressiva che approda alla conclusione per cui non è il messaggio a conformarsi ad un codice tecnico, ma la tecnica stessa a doversi modificarsi sulla base delle esigenze espressive. Nell’opera in oggetto, la tecnica della lavorazione del tessuto in ciniglia pettinata nasce dall’osservazione dei diversi connotati che la stoffa acquista a seconda della direzione in cui è accarezzata o pettinata.

Francesca De Santis

Nelle opere di Francesca De Santis traspare tutta voglia di viaggiare e di girare il mondo che ha da sempre ispirato le realizzazioni artistiche di cui si fa protagonista; il mix di esperienze e culture diverse vissute nella sua ricerca prende forma sulla tela a suggerire un nuovo concetto di Pop Art e Urban Culture. La semplicità delle forme, l’uso sapiente dei contrasti e della tecnica pittorica le permettono di giocare con i nostri riferimenti culturali plasmandoli in un nuova simmetria e affascinante forma di equilibrio.

Fransisco

Fransisco, alter ego di Francesco Angelillo nasce a Taranto nel 1994. Dopo il diploma in Liceo Classico dei Beni Culturali si trasferisce a Roma alla ricerca dell’indipendenza, pur restando legato alle proprie tradizioni. L’artista, fortemente influenzato dalla pop art, focalizza l’attenzione su tematiche femministe che vedono la donna creatrice di un mondo che non lascia spazio al patriarcato. Altra tematica é la Sacred pop art, nata come terapia d’urto verso un’insolita fobia delle rappresentazioni sacre. L’opera viene presentata come illustrazione digitale in stampa numerata e limitata. I colori sono parte fondamentale del messaggio artistico e invitano lo spettatore ad entrare in un coloratissimo trip.

Damiano Sergio Massaro

Damiano Sergio Massaro è il prototipo di artista “a tutto tondo”. Pittore, scultore, cantante e scrittore, Massaro sfrutta ogni forma artistica e comunicativa a lui congeniale al fine di aprire uno spiraglio sulle proprie visioni. Il legame con i surrealisti appare chiaro al primo sguardo, tuttavia, nelle opere di Massaro, gli effetti stranianti delle sperimentazioni oniriche restituiscono una visione sfuggente, intrigante, allusiva e nuova del mondo interiore, che non sembra esaurirsi nella fissità della tela, ma che piuttosto rilancia l’osservatore verso altri mondi e altri luoghi proibiti agli occhi.

Silvia Moscato

La propensione per l’arte e la pittura si sono manifestate in Silvia Moscato sin dalla più giovane età, e rappresentano ancora oggi la spinta principale alla ricerca artistica e comunicativa dell’artista. La sua precocità comunicativa le ha permesso nel tempo di sperimentare differenti tecniche e materiali, passando dagli acquarelli al carboncino, dalla pittura digitale alla realizzazione di opere in resina epossidica. L’opera in oggetto appartiene proprio al genere della pittura digitale, in cui l’artista utilizza strumenti tecnologici che riproducono il tratto di un pennello reale, insieme con altri strumenti di disegno.

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