materiale elettrico

Gli indicatori economici del mercato del materiale elettrico in Italia sono in salita sia sul fronte dei prodotti tradizionali che nei più innovativi dispositivi tecnologici necessari alla smart home: un segnale importante per le imprese del settore, che beneficiano anche dell'ampliamento dei canali di distribuzione, anche attraverso il Web.

Tecnologia, ma non solo: il mercato del comparto elettrico in Italia sembra godere di buona salute alla fine del 2016, con una importante crescita sia delle vendite di prodotti destinati al più innovativo settore della smart home, sia delle soluzioni più tradizionali e della distribuzione in complesso.

Sguardo ai dati. Cominciamo proprio da questo ambito, dove è stato stimato un incremento del 3% a fine 2016 rispetto ai volumi del 2015, che lasciano intravedere una nuova fase di consolidamento del mercato della distribuzione di materiale elettrico in Italia, che torna quindi a essere parte integrante della filiera del mondo delle costruzioni e ristrutturazioni. 

L'elettricità corre sul web. Le imprese del nostro Paese sembrano dunque aver accettato la sfida della digitalizzazione, come conferma la crescita dei portali online dedicati proprio alla vendita di materiale elettrico: oggi infatti gli acquisti corrono sul web e sugli ecommerce, un ambito in cui i pionieri come Punto Luce stanno facendo valere la propria esperienza con una selezione ampia di prodotti come lampadine, portalampade, cavi, materiali per la sicurezza e componenti per l’automazione.

La smart home. Ma la vera battaglia digitale è quella che interessa la smart home, il complesso di dispositivi che servono a rendere connessa la casa attraverso il web e la gestione da remoto. Come rivelato dall’Osservatorio IOT del Politecnico di Milano, infatti, già oggi questo mercato ha toccato quota 185 milioni di euro nel 2016, migliorando del 23% i fatturati del 2015. 

Irrompono le start up. Guardando il dettaglio delle vendite, si evidenzia in particolare il ruolo delle startup, che rappresentano più della metà delle offerte analizzate dal report, andando ad accompagnare (e in alcuni casi a completare) le proposte di brand affermati in applicazioni come il controllo da remoto di elettrodomestici e dei consumi, la gestione del riscaldamento e soprattutto i dispositivi per la sicurezza.

Tradizione e innovazione. La maggioranza del mercato, comunque, resta legata a quella che viene definita filiera tradizionale, ovvero l'insieme composto da installatori e distributori di materiale elettrico, ma è significativa la quota che stanno conquistando i canali più nuovi, come retailer, eRetailer e assicurazioni, che raggruppati oggi rappresentano il 18%.

I sistemi preferiti. Sul fronte delle scelte degli utenti, in genere i dispositivi tecnologici vengono utilizzati per migliorare la sicurezza di casa, e quindi si prediligono prodotti come serrature innovative, videocamere di sorveglianza, videocitofoni connessi e sensori di movimento, che rispondono alle crescenti ansie di tranquillità; di poco inferiore la richiesta di apparecchi per la gestione energetica, come ad esempio i dispositivi che consentono di controllare da remoto gli elettrodomestici o di gestire, sempre attraverso comandi preimpostati, gli impianti di riscaldamento e raffreddamento, o infine di tenere sotto attento controllo i consumi dei dispositivi elettrici.

Arrivano i big. Le evoluzioni future del mercato sembrano comunque essere legate anche alle strategie dei grandi operatori “Over The Top”, che ormai si stanno affacciando sul mercato italiano: a breve infatti dovrebbe approdare anche da noi il sistema di hub dotato di assistente vocale per dialogare con gli oggetti connessi, previsto sia nelle soluzioni Google Home che in quelle di Amazon Echo. L'entrata in scena di due marchi di questo calibro dovrebbe lanciare un nuovo sviluppo della casa connessa, che potrebbe rendere più facile l’interconnessione tra i vari oggetti e, allo stesso tempo, aumentare la fiducia dei consumatori.

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