La millenaria sapienza contadina conosce bene l’utilità di concimare la terra e per arricchire il terreno e aiutare la crescita delle piante, i contadini tradizionalmente utilizzavano vari metodi. Ad esempio si bruciavano le sterpaglie, per raccogliere la cenere e disperderla nei campi. Oppure si distribuiva il letame, un tempo anche umano, nei campi lasciando che piogge, microrganismi, insetti e lombrichi lo scomponessero in sostanze utili per le piante. 
Trattandosi di una conoscenza essenzialmente pratica, i contadini di un tempo non avevano la consapevolezza scientifica del processo di umificazione. Il processo cioè, con cui la materia organica naturalmente degrada e diventa humus.

Certamente però potevano apprezzare il ruolo chiave che i piccoli lombrichi svolgevano nella sua creazione. I voraci animaletti (si calcola che in condizioni ideali 100.000 lombrichi possano processare 100kg di materiale organico al mese) infatti divorano terra, letame e materie organiche in grandi numeri e lasciano dietro a sé un materiale estremamente nutritivo per le piante. 

L’Humus di lombrico, o Vermicompost, ha infatti delle proprietà che lo rendono particolarmente gradito in agricoltura. A livello chimico è ricchissimo di azoto e soprattutto carbonio, elementi importantissimi per la crescita vegetale. È poi dotato di una struttura soffice e porosa, che è tanto facilmente penetrabile alle radici delle piante, quanto particolarmente adatta a trattenere l’acqua e l’umidità.

Come produrre il proprio humus di lombrico

Praticare la lombricoltura è facile e interessante: servono giusto un paio di accortezze. 

Per cominciare bisogna avere a disposizione la compostiera: in commercio ci sono diversi modelli di diverse grandezze, a seconda delle necessità e possibilità di ognuno: un balcone, anche se grande, non è un giardino. L’alternativa all’acquisto è costruire una compostiera per lombrichi con le proprie mani: sul web ci sono davvero tante guide sull’argomento così come videotutorial su youtube. 

Poi bisogna dotarsi di una popolazione iniziale di vermi. Qui, almeno di non voler andare in una giornata di pioggia a raccogliere lombrichi, tocca rivolgersi a rivenditori specializzati.

Una volta in possesso di vermi e compostiera si può davvero iniziare con la lombricoltura. Per prima cosa bisogna prendere della carta (di giornale va benissimo) e tagliuzzarla in striscioline (stile tagliacarte). La carta così tagliata va messa sul fondo (il cassetto più in basso) a formare una sorta di soffice letto su cui disporre un fondo di terra, terriccio e vermicompost: lo strato che farà da prima casa ai nostri piccoli amici. 

A questo punto bisogna inumidire il terreno con un po’ d’acqua per creare un ambiente confortevole e sistemare i lombrichi nella loro nuova casa, lasciandogli un giorno o due per ambientarsi.

Nutrire i lombrichi

Quindi è possibile dare loro gli scarti organici da mangiare. È consigliabile inserire gli scarti una volta la settimana, in modo da non disturbare la loro attività: dopotutto sono animali abituati alla tranquillità del mondo sottoterra. 

In ogni caso è buona norma scavare dolcemente un buco nel terriccio, avendo cura di non far male ai lombrichi, mettere un po’ di striscioline di carta sul fondo e inserire gli scarti settimanali. A questo punto è importante ricoprire con terriccio (così da non permettere ai moscerini di accedere agli scarti) bagnare con un po’ d’acqua e chiudere tutto. 

Nota a parte: può essere una buona idea tagliuzzare i pezzi più grossi per facilitare il lavoro di digestione dei lombrichi. Non aspettatevi che riescano a processare le ossa, naturalmente.

Con il tempo (settimane/mesi) i rifiuti scompariranno quasi magicamente: ma vi accorgerete che il terriccio (più propriamente l’humus di lombrico) aumenta via via di quantità. 

I lombrichi via via migreranno, attraverso la graticola sul fondo del cassetto, nel livello superiore dove c’è il cibo andando a riempirlo di vermicompost. 

Aggiungendo cassetti via via sopra il primo, la popolazione di lombrichi si sposterà sempre più in alto abbandonando i livelli inferiori dove non vi depositeranno nemmeno le uova. 

A questo punto sarà possibile raccogliere l’humus dal cassetto più in basso, usarlo per orto  giardino e piante da balcone, e riutilizzare il cassetto per aggiungere un nuovo strato sopra.

Buona lombricoltura!

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