Si è chiusa bene la settimana per lo Yen giapponese sul mercato delle valute. Sulla scia dei dati confrotanti relativi all'inflazione, la valuta nipponica ha chiuso in grande recupero rispetto alle difficioltà avute a metà settimana. Giovedì infatti la coppia USD/JPY è stata per buona parte del tempo a macinare terreno in rialzo mostrando notevoli segni di forza. Al punto che molti avevano ottenuto buoni profitti grazie alle opzioni binarie tocca o no ad alto rendimento, puntando sul biglietto verde. Alcuni analisti si erano finanche spinti a vedere un possibile approdo della coppia verso quota 112,20.

Il recupero dello Yen sul mercato

yenInvece la giornata di venerdì ha raccontato qualcosa di molto diverso. I dati positivi sul'inflazione giapponese sono infatti stati accolti bene dal mercato. Secondo il Ministry of Public Management infatti, ad aprile l'inflazione è salita allo 0,4% (grazie all'aumento dei costi dell'energia). Un valore in linea con le attese degli analisti e in crescita rispetto allo 0,2% del mese scorso.Si tratta di un valore positivo, che tuttavia rimane ancora molto lontano dal targete della Bank of Japan, fissato al 2% e raggiunto per l'ultima volta nel 2015.

Tanto è bastato però per dare una scossa alla valuta nipponica. Sulla nostra piattaforma di trading (vedi qui per confronto broker Consob Forex) abbiamo visto la divisa giapponese guadagnare molto terreno e portare il cross UsdJpy attorno quota 111,20, in calo di circa mezzo punto percentuale. Bene anche il cross EurJpy, che scende a 124,56 (-0,6%).

La coppia formata col biglietto verde viene abbastanza trainata dalla propensione maggiore o minore al rischio, dato che lo yen giapponese è visto come divisa sicura per eccellenza. Le questioni geopolitiche e dei problemi relativi alla domanda a livello mondiale. Per questo motivo si può pensare che il recupero degli ultimi giorni possa essere solo temporaneo, e che possa prevalere ancora una tendenza rialzista. La discesa potrebbe invece continuare se dovesse verificarsi una diminuzione della propensione al rischio a livello mondiale.

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