I concetti di ecologia, risparmio, smaltimento di rifiuti e rispetto dell’ambiente, ovvero tutto ciò che cataloghiamo come “verde” subiscono una sorta di upgrade grazie all’intuizione di uno studente universitario sudcoreano che a progettato una lampada solare ricavata nientemeno che dalle comuni scatole di cartone usate da imballaggio.

Oltre che una trovata geniale, la notizia è assai positiva per il bistrattato ambiente, dato che un terzo della spazzatura media degli Stati Uniti oggigiorno è costituito da materiale da imballaggio. E la situazione non è molto migliore nemmeno in altri paesi industrializzati. Secondo l’UE, gli europei hanno generato circa 174 kg di rifiuti da imballaggio per persona nel solo anno 2018.

Eliminare tutte quelle quelle scatole di cartone e fogli di plastica a bolle è esattamente ciò che aveva in mente lo studente di design industriale Sungrai Kim quando ha inventato la sua “Light Box”. Più precisamente, il suo brevetto utilizza la scatola di cartone per ospitare un kit elettrico e per diventare, poi, un paralume. Il risultato finale è biodegradabile, economico e dà anche all’acquirente un po’ di pratica di origami.

Incluso nel Light Box c’è un mini kit di luci elettriche con tre moduli di lampadine, tre pannelli solari e un filo di ricarica. Il filo che tiene insieme il pacchetto funge anche da filo per appenderlo al soffitto o alla parete, mentre la scatola stessa è contrassegnata da linee perforate e tratteggiate, con abbastanza materiale per costruire tre configurazioni luminescenti separate.

La luce sospesa per interni utilizza la cinghia di fissaggio della confezione e una clip di fissaggio per consentire una gamma di altezze e luminosità. Inoltre, il Light Box può essere modellato al suo l’esterno, come una specie di torcia elettrica. In tal caso, il cartone si ripiega in un dispositivo portatile con una presa ottagonale. La lampada può essere utilizzata, ad esempio, come luce fissa o movibile per illuminare il giardino o il piazzale di parcheggio dell’auto.

Il contenuto può essere assemblato come un riflettore e questa configurazione permette agli utenti di “godere di una varietà di giochi d’ombra” con quattro diverse cornici grafiche dell’ombra incluse nella confezione (una sembra addirittura una nave con le vele spiegate).

Kim, attualmente iscritto alla Chung-Ang University di Seoul, sostiene che la versione da esposizione può anche fornire una piacevole atmosfera interna.

Grazie alle sue capacità solari, la creazione di Kim è super-versatile. Può illuminare i vostri viaggi in campeggio o fornire un bagliore accogliente in un appartamento. Potrebbe anche avere applicazioni diffuse nelle aree più povere del mondo dove l’elettricità è scarsa o inaffidabile. Kim spera che la sua invenzione migliorerà la qualità della vita delle persone ovunque.

E, naturalmente, questa lanterna modulare è rivoluzionaria nel suo uso del packaging di scatole di cartone come prodotto. La maggior parte delle aziende sta semplicemente cercando nuovi modi per rendere i materiali d’imballaggio più biodegradabili o di provenienza più sostenibile, ma la Light Box è unica nel suo genere in termini di imballaggio e spedizione del prodotto.

Alcuni tentativi degni di nota di costringere l’imballaggio ad essere almeno multi-task includono la trovata di Pizza Hut del 2016 che ha visto la sua iconica scatola di pizza trasformata in un giradischi per DJ, che, a sua volta, poteva essere accoppiato al Bluetooth e controllato tramite telefono smartphone. Più tardi, nel 2019, Puma ha creato la Clever Little Bag, una scatola di scarpe per portare a casa gli acquisti, riutilizzabile dopo che le scarpe e l’inserto di cartone venivano rimossi.

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