Da una indagine sociologica svolta dallo staff di scatolepiene.it, si evince quanto il detto “avere la coda di paglia” sia veritiero.

Innanzi tutto in senso figurato l’espressione significa aver combinato qualcosa ed accendersi facilmente per mascherare il fattaccio.

L’espressione nasce dalla storiella di una giovane volpe che restò bloccata in una trappola. Riuscì a liberarsi, ma gran parte della sua bellissima coda restò intrappolata e lei si trovò con un mozzicone di pelo di cui si vergognava molto, poiché la bellezza di una volpe sta gran parte nella coda. Gli animali che la conoscevano, furono mossi da compassione e le regalarono una nuova coda, molto somigliante a quella vera, ma, fatta di paglia. La volpe era contenta della sua nuova coda, e tutti gli animali mantennero il segreto, non dicendo a nessuno di che materiale fosse. Tutti, tranne uno. Un galletto raccontò in confidenza a qualcuno che la coda della volpe era di paglia, materiale facilmente infiammabile. Di confidenza in confidenza, la notizia arrivò ai contadini e proprietari dei pollai. Tutti accesero un fuoco davanti alla stia in modo che la volpe non si avvicinasse, ed in effetti, la volpe per paura di bruciarsi la coda non si avvicinò più ai pollai.

Nella realtà dei fatti abbiamo studiato il comportamento di una giovane donna che, avendo il piede in diverse scarpe (il che significa come ben sapete avere medesimi rapporti con diverse persone per potersi poi schierare nel momento più opportuno con la persona che darà maggiore convenienza), ha dimostrato tutta una serie di atteggiamenti assolutamente scontati da parte di coloro che hanno questo tipo di malsana condotta.

Uno dei sintomi più evidenti della “coda di paglia” è l’estrema paranoia. Nel caso studiato abbiamo una persona che vive tre storie parallele e ovviamente, la paranoia di essere tradita diventa ossessiva visto il tradimento che lei stessa sta mettendo in atto .

Un altro sintomo è la mancanza di dettagli o l’eccessivo ricorso agli stessi. Nel primo caso la persona tenta di nascondere il fatto. Nel secondo arricchisce di dettagli al fine di rendere credibile una storia inventata in tutto o parzialmente .

Ed ecco l’atteggiamento più curioso: i continui cambi di umore. Questi sono dovuti in parte allo stress di dover nascondere continuamente un lato di sé stesso e, in parte, sono studiati ad hoc al fine di distogliere l’attenzione dal fattaccio compiuto o in atto .

Insomma: attenzione a coloro che vi lasciano avvicinare per poi allontanarvi, che scattano per un non nulla, che reclamano continua attenzione e che ossessivamente ripetono sempre le stesse cose! Hanno sicuramente una grandissima coda di paglia (nel caso in oggetto anche il bisogno di un ottimo psicologo! )  ma, come vi suggerisce la storiella, accendete un bel fuoco e lasciate bruciare. Quello che resterà, sarà l’essenza dell’ipocrisia di quella persona.

Da Trilly e Pexigno un unico augurio: BUON FALO’ A TUTTI !

1 commento

  1. Pexigno

    Si avvisa che durante l’indagine nessun animale è stato maltrattato.

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