– 4 al voto.

elezioni_2013Sta per finire la campagna elettorale più televisiva e radiofonica di tutti i tempi. I partiti scoppiano gli ultimi petardi per cercare di convincere quella nutrita fetta di indecisi che ancora si barcamenano fra mille tribune politiche televisive e confronti (non confronti) dei leader candidati e non.
La domanda che ci siamo posti è: cosa porta un elettore a votare per uno e per l'altro scheramento, quali sono i punti di maggior presa sull'opinione degli elettori?

Partiamo dal PD. Gli elettori intervistati mettono al primo posto il lavoro ed il progetto dello schieramento di sinistra di riforma a partire dalla tassazione. Già, le tasse. Il pomo della discordia fra gli schieramenti. Il popolo di sinistra sembra apprezzare il realismo portato in campo da Bersani. In fine, il concetto "Italia giusta" all'elettore di sinistra piace.

Il Pdl. l'elettore del Pdl mette al primo posto le tasse. Le promesse di Berlusoni sembrano essere il punto primo che spinge la gente a votare a destra. Fra tutte sicuramente labolizione e restituzine dell'IMU, i condoni e fra i leghisti la "trattenuta" del 75% delle tasse al nord.

Scelta civica Monti. Gli elettori di Mario Monti da noi interpellati, pongono come punto fondamentale della loro scelta elettorale la serietà e la continuità nel progetto europeista di Monti. Trova posto anche l'idea di una graduale diminuzione delle tasse senza promesse irrealizzabili.

Movimento 5 stelle. Il punto fondamentale è mandare tutti a casa. Tutta la vecchia classe politica che, dal punto di vista dell'elettore grillino, ha abbondantemente dimostrato la sua incapacità di governare approfittando dei soldi pubblici per i propri interessi. A sostituire la vecchia politica, dovrebbero essere i cittadini con la loro onestà e capacità. Il concetto è: la società civile scenda attivamente in campo e cambi l'Italia.

Tirando le somme: è probabile che alla fine della contesa le urne restituiscano ai cittadini un'Italia ingovernabile. I voti si mischieranno e probabilmente nessuna coalizione avrà la forza necessaria per cambiare le carte in tavola. Forse neanche la voglia… chi lo sa. Una cosa possiamo testimoniarla direttamente.

I più entusiasti nel parlare delle proprie idee ci son sembrati i grillini. Tanti giovani con tanta voglia. A sinistra le idee risultano un pochino più confuse. Il balletto fra Vendola e Monti non sembra andare incontro alle esigenze di stabilità degli elettori. A tal proposito bene fa Bersani a cementare con Vendola abbandonando almeno momentaneamente il centro di Monti. Per quanto riguarda Berlusconi e la sua coalizione di destra, abbiamo fatto molta fatica a trovare qualcuno che testimoniasse le proprie idee rispetto al proprio voto. Sembra quasi che l'elettore di destra sia restio a comunicare le proprie intenzioni di voto. Questo non riguarda la Lega che dal popolo ha sempre tratto le sue fortune. Si potrebbe tradurre che la gente vuole l'abolizione dell'Imu, vuole i condoni, vuole che Berlusconi mantenga le sue promesse ma si vergogna quasi a dirlo.

In tutti i casi, come sempre, questa è soltanto la mia opinione.

W P

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