Il motore a gas nobili è in realtà una vecchia scoperta degli anni ’70, messa a punto da Joseph Papp. Il motore Papp, però, non ha mai raggiunto un livello tecnologico sufficiente per approdare sul mercato. Un limite che quelli di PlasmERG vogliono superare applicando alla vecchia teoria le potenzialità dell’ingegneria attuale. Il risultato sarebbe un motore con bassissimi consumi alimentato con un carburante decisamente più economico di benzina e gasolio. Insomma, una vera e propria rivoluzione.

La parte meccanica di questo nuovo motore non dovrebbe presentare particolari differenze con quelle di un classico motore a scoppio. A variare, e di molto, sarebbe la fonte energetica.

Riempendo i cilindri di una mistura di gas nobili si ottiene una situazione ottimale per la creazione del plasma – non diversamente dalle classiche lampade al plasma, derivate dall’invenzione di Tesla. Una scarica elettrica, dovrebbe allora, secondo la legge di Paschen, ionizzare il gas, creando il plasma. Questo plasma, che si sviluppa in una porzione molto piccola di spazio, riscalda la restante parte del gas, facendolo espandere rapidamente. Espansione che dà moto al pistone e al motore tutto.

Nucleo del motore è allora quella che Inteligentry (l’altra associazione che collabora allo sviluppo dell’invenzione) definisce una “palla di luce”, ovvero una “palla” ad alto voltaggio (che immaginiamo dia le scariche elettriche al gas). Ma il vero fulcro sarebbe il sistema elettronico di controllo. Proprio la gestione delle fasi della reazione chimico-elettrica sarebbe infatti la cosa più complessa, in un sistema tutto sommato semplice.

Certamente, mancano ancora dettagli tecnici soddisfacenti. Né test pubblici veramente probanti, né dati e calcoli specifici sono a nostra disposizione per stabilire se il motore PlasmERG sia o meno davvero funzionante. Intanto, però, un nuovo prototipo sarebbe in fase di ultimazione (come potrete vedere dalle foto). Nuove informazioni dovrebbero essere pubblicate a fine febbraio, dopo che i laboratori saranno aperti al pubblico (il 25 e il 26). Come nel caso dell’E-Cat di Andrea Rossi, continueremo a tenervi aggiornati.

 

 

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