[Il punto di svista] E fu così che i No Tav “crearono” i Si Tav

Potrebbe sembrare un giro di parole ma non è così. Da qualche settimana sentiamo parlare di abitanti dell'alta Valle di Susa che stanchi dei blocchi stradali vogliono scendere in strada per dire SI Tav. I veri motivi di questi "mal di pancia" li ha egregiamente spiegati in pochissime parole il Dott. Roberto Borgis, Sindaco di Bardonecchia. Nel suo intervento al Tg  La7 dice:
"Ci sentiamo ostaggio di questa protesta perchè al di là della posizione Si Tav,  No Tav, noi siamo ostaggio dei blocchi stradali quindi non si sa se si può andare a casa. I turisti sono preoccupati e noi continuiamo a dimezzare gli incassi in tutti i week end utili. NOI QUA VIVIAMO DI TURISMO!"

Ognuno pare avere le proprie ragioni ma le cose non sembrano "quagliare" per niente. O i No TAV accettano il compromesso di non ostacolare l'alta Valle di Susa, specialmente durante le stagioni invernali ed estive, oppure rischiano di mettersi contro i loro stessi con-valligiani. Cosa che sinceramente sembra stia già succedendo.
Quali potrebbero essere i compromessi? Considerato che la valle è percorsa da un'autostrada (A 32) e da una statale, non potrebbero pensare di lasciarne una libera? Dobbiamo anche calcolare le ambulanze (considerando che l'ospedale più vicino all'alta Valle si trova a Susa), le emergenze, le visite mediche ecc ecc…
Tirando le somme: tutti sappiamo che la protesta è legittima, giusta e sacrosante perchè questa "opera" non ha davvero senso di esistere. Il problema è non far pagare le conseguenze a chi grazie a quelle strade bloccate dai No Tav vive. Non è colpa loro, probabilmente non la vorrebbero neanche la Tav, ma non credo sia giusto paghino direttamente le conseguenze della protesta. Di questo passo i "SI Tav" supereranno i No TAV anche in Valle di Susa.

W P

Per noi la tua opinione è importante. Rispondi al nostro sondaggio!