Hai comprato una lavatrice, un forno, un microonde, un frullatore o un qualsiasi altro elettrodomestico e non sai dove buttare il vecchio? Nessun problema. Esiste il Decreto Ministeriale del 8 marzo 2010, n. 65 che dice: “I distributori di cui all’articolo 3, comma 1, lettera n), del decreto legislativo 25 luglio 2005, n.151, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica od elettronica, in appresso AEE, destinata ad un nucleo domestico assicurano il ritiro gratuito della apparecchiatura che viene sostituita. I distributori, compresi coloro che effettuano televendite o vendite elettroniche, hanno l’obbligo di informare i consumatori sulla gratuità del ritiro, con modalità chiare e di immediata percezione, anche tramite avvisi posti nei locali commerciali con caratteri facilmente leggibili.”

Tradotto:

se si acquista per esempio un microonde in un quasiasi negozio di elettrodomestici, televendita, vendita elettronica ecc… iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per le attività di raccolta e trasporto dei RAEE domestici, il venditore ha l’obbligo di ritirare il tuo vecchio microonde in base al principio “uno contro uno”. In oltre, Sempre in base al Decreto, il rivenditore ha l’obbligo anche di avvisare il compratore privato che il suo microonde verrà ritirato gratuitamente.

Questo DEVE accadere perchè i nostri vecchi elettrodomestici appartengono alla categoria RAEE (riiuti derivanti da Apparecchiature Elettriche) quindi rifiuti pericolosi e DEVONO essere smaltiti in modo corretto.

Ma chi paga il ritiro e lo smaltimento del nostro elettrodomestico?

Ovviamente noi. Se paghiamo il nostro microonde 300 euro dobbiamo sapere che in questa cifra è compreso l’ “eco-contributo RAEE incluso”. Quindi, che il ritiro dell’usato avvenga o no, noi lo paghiamo! Tanto vale farcelo ritirare.

E se non vogliono proprio ritirarcelo sto microonde?

Le sanzioni per i rivenditori possono arrivare fino a 400 euro a pezzo.

Riguardano:

– mancato ritiro

– ritiro a titolo oneroso delle apparecchiature obsolete.

– mancata o errata tenuta dei Registri.

– se raccolta e trasporto dei RAEE avvengono senza che il rivenditore abbia compilato la domanda di autorizzazione all’Albo Gestori

Considerazioni finali:

credo valga la pena prima di sostituire il nostro elettrodomestico informarci se il rivenditore è iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per le attività di raccolta e trasporto dei RAEE domestici.

In tal caso pretendiamo il ritiro del nostro elettrodomestico gratuitamente. Avremo la certezza che esso sarà smaltito in modo corretto e non inquinerà.

Attualmente su 100 elettrodomestici acquistati solo 9 vengono ritirati.

Facciamo valere i nostri diritti.

Walter

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