Il momento positivo per la sterlina britannica, che si consolida rispetto al dollaro, prosegue grazie anche alle dichiarazioni aggressive rilasciate da alcuni esponenti della Banca centrale (BoE) riguardo alle prospettive di politica monetaria.

Cosa hanno detto i membri della banca centrale

sterlinaIl vice governatore della banca centrale Dave Ramsden ha dichiarato che la politica monetaria britannica richiederà probabilmente un approccio ‘restrittivo’ per un periodo prolungato. Soltanto in questo l’inflazione potrà convergere verso l’obiettivo del 2% fissato dall’istituto londinese.

Pochi giorni fa invece il capo economista Huw Pill ha sottolineato la necessità di non abbassare la guardia nella lotta contro l’inflazione, e che la Bank of England non può ancora permettersi di allentare la politica monetaria.

Il tasso di inflazione nel Regno Unito è sceso al 4,6% a ottobre, in calo rispetto al 6,7% sia di settembre che di agosto, inferiore alle aspettative del mercato del 4,8% (dati Pocket Option Italia). Si tratta del tasso più basso dall’ottobre 2021.

I dati macro

Sul fronte dei dati macroeconomici, emerge che il settore privato del Regno Unito vede una stabilizzazione della sua attività nel mese di novembre, andando oltre le previsioni del mercato e chiudendo una fase di contrazione durata tre mesi. Inoltre il morale dei consumatori GFK è migliorato a novembre più del previsto.

Buone notizie sono giunte anche dalle vendite al dettaglio. Il saldo mensile Infatti è passato da -36 a -11, che è molto meglio delle aspettative di mercato che erano per un -30. Va precisato tuttavia che si tratta comunque del settimo mese consecutivo con dati di vendita negativi.

La sterlina resta forte

Questo scenario ha consentito alla sterlina britannica di consolidarsi rispetto al dollaro. Il cambio GBPUSD resta sopra 1,26, ossia sui livelli più alti dalla fine di agosto e con il Demarker indicator che fornisce suggerimenti di acquisto. Nel corso dell’ultimo anno la valuta britannica ha guadagnato quasi il 6% rispetto al biglietto verde americano.
Anche il rendimento dei Gilt a 10 anni del Regno Unito è sceso al 4,2% mentre gli investitori hanno digerito le osservazioni aggressive dei politici della Banca d’Inghilterra.

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