Sul comfort non c’è niente da dire, nemmeno le macchine più lussuose riescono a superarle, infatti ormai le wagon di questo secolo sono sempre più comode e anche all’avanguardia tecnologicamente e questo le rende appetibili praticamente a chiunque. Vetture il cui richiamo è accresciuto dalle recenti versioni bi-fuel, a benzina e a Gpl, che riducono i costi di gestione senza compromessi significativi per le prestazioni. In questa nuova gamma figura certamente la coreana Hyundai i30 Wagon che grazie alla sua altissima cura dei dettagli e al risparmio dovuto appunto al nuovo tipo di impianto, riesce a entrare perfettamente nei desideri di tantissima clientela.

Mentre la stragrande maggioranza delle auto monta un impianto Landi Renzo, un motore della serie Gpl-Tech, rinforzato per far fronte alle temperature più elevate e al minor potere lubrificante del gas. La coreana fa ricorso a un altro impianto “tricolore” (della BRC) e alla sua tecnologia VSR, che esegue “mini-iniezioni” di benzina anche nel funzionamento a gas per proteggere le sedi valvole. Scegliere la Hyundai presso le Concessionarie, oppure dai Rivenditori di auto usate Multimarca, potrà sembrare un po’ più semplice, basterà decidere tra le migliori prestazioni delle europee e il minor prezzo e la mxi garanzia di cinque anni della i30.

Inoltre dobbiamo aggiungere che l’alimentazione a gas non penalizza in misura avvertibile le prestazioni: grazie anche a massa e dimensioni ridotte, la vettura si muove bene. Solo nelle riprese ci vuole un po’ di pazienza, soprattutto quando si viaggia a Gpl: accelerando in quinta o in sesta marcia, i giri aumentano in maniera più fluida che vigorosa. I comandi sono dolci e ci si muove in un gradevole comfort, forzando l’andatura il retrotreno tende ad allargare le traiettorie in curva, ma a tenerlo sotto controllo interviene un impeccabile Esp.

Nel sito Autoalbrici.it  si possono vedere spesso annunci di questo modello di auto, perchè la sua equipe tecnica, gradisce molto le caratteristiche di questa auto, tra le quali si può ecìvidenziare la frizione ed il cambio, in quanto la prima si modula agevolmente, il secondo ha un comando morbido e preciso. Già sfiorando appena il pedale i freni mostrano forza e prontezza, ma bisogna tenere le ruote ben allineate per non innescare fastidiosi serpeggiamenti. Divisa in due dall’originale consolle, la plancia si mostra ben rifinita, ma alcune plastiche sono di qualità modesta.

Il baule è abbastanza capiente e alto 58 centimetri dal suolo, inoltre abbassando il divano posteriore si può anche inserire un oggetto lungo 185 centimetri. I sedili garantiscono comfort a non finire, trattengono bene il corpo dell’automobilista e i rivestimenti in pelle sono piacevoli. Nella parte posteriore la vettura mostra un aspetto meno ricercato che nel frontale. Gradevole la montatura a binocolo per tachimetro e contagiri, analogici e ben leggibili. Al centro il display a cristalli liquidi del computer di bordo e degli indicatori del livello del carburante e dell’acqua del circuito di raffreddamento. Lo schienale e i sedili possono essere regolati in qualsiasi maniera e questo permette un grandissimo tasso di comodità, favorito anche dal fatto che lo spazio sia in altezza che in larghezza non manca. 

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