La ricorrenza che ricorda la vittoria di Guglielmo III d’Orange sul cattolico Giacomo II, nella Battaglia del Boyne del 12 Luglio 1690, diventa pretesto e teatro di scontri ancora oggi tra i cattolici e i protestanti nell’Irlanda del Nord.
E cosi è ricominciata la violenza pochi giorni fa a Belfast proprio quando i protestanti hanno dato il via ai giochi pirotecnici e come ogni anno anche bruciando la bandiera irlandese e immagini di santi cattolici.
Quando poi i manifestanti si sono avvicinati alle zone nazionaliste, hanno dovuto fare i conti con la polizia che li respingeva sparando proiettili di gomma. La polizia nordirlandese dà la colpa dei disordini ai nazionalisti paramilitari unionisti dell’Ulster Volunteer Force (Uvf), che pure due anni fa avevano annunciato di aver smantellato come gli altri gruppi il proprio arsenale, in linea con gli accordi di pace del Venerdì Santo del 1998.
Gli scontri durano ormai da 3 notti e la polizia ha promesso un’ondata di arrresti nei prossimi giorni. Nei disordini sono stati feriti 82 poliziotti da lanci di pietre, mattoni, bombe molotov e, nella notte di ieri, anche da colpi di pistola.

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