Per l'ennesima volta candidato a sindaco… prendiamo un estratto da "Il Giornale":

…….Ruppe perfino l’amicizia con Giovanni Falcone, seccato perché aveva arrestato Ciancimino che faceva affari con la sua prima giunta (1985-1990). Fu lo stesso Falcone a farne cenno al Csm che lo convocò dopo le inaudite accuse di Orlando contro di lui. Le cose andarono così. Nel maggio del 1990, a Samarcanda da Santoro, comparve Leoluca col ciuffetto più indisponente del solito e disse che il magistrato teneva «nel cassetto» le prove contro Andreotti e il suo factotum nell’isola, Salvo Lima. Additando così Falcone al pubblico ludibrio. Era la vendetta di Orlando perché il giudice, ascoltato un pentito che accusava Andreotti di mafiosità (insufflato dai professionisti dell’antimafia), anziché dargli retta lo aveva incriminato per calunnia. Inoltre, gli orlandiani andavano dicendo che l’attentato subito da Falcone nella villetta estiva dell’Addaura se l’era fatto da sé per farsi pubblicità.

Il Csm volle vederci chiaro e convocò Falcone. Nell’audizione, il castello orlandiano crollò e Giovanni disse di Leoluca: «Fa politica attraverso il sistema giudiziario. Sarà costretto a spararle sempre più grosse. Per ottenere ciò che vogliono, lui e i suoi amici sono disposti a passare sui cadaveri dei loro genitori. Questo è cinismo politico. Mi fa paura».

Falcone aggiunse: «Mi stanno delegittimando. Cosa Nostra fa così: prima insozza la vittima, poi la fa fuori». Sei mesi dopo, infatti, fu ammazzato. Orlando si presentò al funerale affranto. La sorella di Falcone, Maria, lo affrontò: «Hai infangato il nome, la dignità l’onorabilità di un giudice integerrimo». «È una cosa che mi fa molto male», piagnucolò l’altro.

Questo non gli impedì di ricaderci nel ’95, sempre da Santoro, a Tempo reale, accusando in diretta il maresciallo, Antonino Lombardo, di essere colluso con la mafia. Era la solita falsità. Due giorni dopo, l’informatore del maresciallo fu trovato incaprettato. Lombardo lasciò passare una settimana poi, impaurito e solo, si uccise. Per le sue calunnie, Orlando non ha mai pagato, salvo una condanna definitiva per diffamazione di alcuni consiglieri comunali di Sciacca accusati, al solito, di mafia, ma del tutto innocenti. Gli è costato qualche decina di migliaia di euro. Niente rispetto ai veleni che ha diffuso nella vita………

Fonte:
http://www.ilgiornale.it/interni/riappare_fantasma_orlando_lantimafioso_che_crocifisse_falcone/08-03-2012/articolo-id=576162-page=0-comments=1

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