In mezzo a tanti commenti a favore dei manifestanti nell’annosa lotta “no tav contro stato” spicca l’articolo apparso sulla stampa di Luigi La Spina che cita :

Un muro è stato abbattuto: quello dell’illegalità che cingeva d’assedio il cantiere di Chiomonte, impedendo l’inizio dei lavori per la costruzione della linea di alta velocità Torino-Lione. Un altro muro si è innalzato: quello tra i valsusini contrari all’opera e i gruppi di violenti che hanno assalito con una pesante sassaiola le forze dell’ordine, utilizzando grosse pietre, estintori, balle di paglia incendiate. Il prezzo dello straordinario esempio di addestramento e di controllo dei nervi dimostrato da poliziotti, carabinieri e finanzieri è stato alto e amaro, perché ben 62 sono stati feriti, ma il loro comportamento ha evitato che lo sgombero del primo cantiere provocasse più gravi conseguenze. Così, alla fine di una giornata di grandissima tensione in tutta la valle, il bilancio «politico» dell’operazione d’avvio dei lavori si può considerare sostanzialmente positivo.”

L’articolo  e’ integralmente disponibile QUI

Mi trovo sostanzialmente in accordo con quanto scritto dal giornalista della stampa anche se la televisione e la carta stampata hanno quasi tutti fatto passare i “no tav” per degli eroi barricati dietro ad un profondo ideale con tanto di immagini commoventi di anziani in carozzella e in lacrime. La realta’ e’ ben  diversa !  Premesso che la maggior parte dei manifestanti sono persone comuni e delle valle, una parte e’ rappresentata da una frangia violenta ed intollerante che per diffendere la loro liberta’ di protestare hanno offeso la liberta’ altrui di pensarla diversamente , tanto che il professarsi indefferenti piuttosto che a favore della Tav  in Valsusa  e’ ormai  assolutamente a rischio e pericolo del malcapitato .  In varie occasioni i “NO TAV” hanno malmenato qualcuno per il solo fatto che non la pensava come loro , episodio ricapitato anche nella giornata di ieri .

Seppur la motivazione iniziale del movimento poteva avere un fondamento , oramai i fatti sono degenerati tanto che gli abitanti della Valsusa si tengono alla larga dai manifestanti subendone solo le ripercussioni negativi generate da tanta violenza. Con questo mi riferisco anche alle centinaia di persone che nella giornata di ieri non hanno potuto raggiungere il posto di lavoro o rientrare alle loro case poiche’ le strade erano state bloccate dai contestatori.

Concludo semplicemente dicendo che fra il centinaio di feriti negli scontri di ieri la stragrande maggioranza era appartente alle forze dell’ordine .

Non sempre la manifestazione contro il governo e’ lecita specie se fatta con la violenza e in maniera del tutto illegale.

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