Non è la prima volta che ci si prova, ma stavolta la denuncia è partita sul serio, da parte di due organizzazioni americane, il Centro per i diritti costituzionali (Center for Costitutional Right) e la Snap (Survivors Network of those abuse by Priest), che hanno denunciato il Papa, il quanto capo della chiesa cattolica, per gli abusi sessuali dei preti pedofili e chiesto ufficialmente al Tribunale Penale Internazionale dell’Aia, di investigare contro papa Benedetto XVI e altri tre esponenti della gerarchia eclesiale, accusati di avere coperto gli abusi sessuali commessi da membri della Chiesa ai danni di minori.
Intanto si sono accavallate le reazioni sulla vicenda dal mondo politico a quello religioso. Maurizio Lupi, Vice Presidente del Popolo delle Libertà della Camera dei deputati, ha parlato di odio nei confronti del pontefice. «Arthur Schnitzler» ha osservato «diceva che ‘quando l’odio diventa codardo, se ne va mascherato in società e si fa chiamare giustizia. La denuncia del Papa alla Corte dell’Aja è il frutto di un odio e di una posizione assolutamente ideologica che non tiene conto né della realtà né del dramma di coloro che vivono sulla loro pelle il dramma della pedofilia. Se c’è qualcuno che ha affrontato con durezza e senza alibi questa immane tragedia è proprio Benedetto XVI. Ricordiamo tutti i suoi incontri con le vittime di abusi, e se oggi nella Chiesa esistono regole più ferree è solo merito suo. Ridurre tutta questa sovrabbondanza di umanità ad una battaglia in tribunale è strumentale e ideologico».

Fonti: http://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/1103/Pedofilia%20ODenunciaOalOPapaO-OdiOCarloODiOStanislao.html
http://www.lettera43.it/attualita/25811/la-denuncia-al-papa-e-una-strada-stretta.htm

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