Dai ricordi del fotografo Augusto De Luca.

“Marisa ha iniziato lavorando con la compagnia teatrale di Eduardo De Filippo e alla fine degli anni ’80 dopo il successo avuto con la trasmissione “Quelli della notte”, era diventata la regina indiscussa della televisione.

Marisa Laurito di Augusto De Luca


Dovevo fotografarla per il mio libro “Napoli Donna”, ma in quel periodo era talmente ricercata e piena d’impegni che assolutamente nessuno riusciva ad avere un appuntamento con lei, anche perché aveva appena iniziato con grande successo, la conduzione del suo nuovo programma televisivo: “Marisa la nuit”. L’unica possibilità per me era allora ritrarla alla RAI. Dopo vari tentativi finalmente riuscii a trovare un’aggancio e ad intrufolarmi nello studio televisivo proprio durante una puntata della trasmissione. Nella sala c’era lei che con la sua grande verve presentava alcuni personaggi e filmati e di fronte senza mai essere inquadrato dalle telecamere Renzo Arbore, di cui si sentiva soltanto la voce che interagiva con lei. Il mio fu veramente un blitz rischioso in tutti i sensi, anche perché il tempo a mia disposizione per il click era praticamente quasi nullo.

Marisa Laurito e Augusto De Luca – polaroid sx70

Infatti Marisa mi disse che avrei potuto fare qualche scatto solo durante quei due o tre minuti di pausa in cui andavano in onda i filmati e lei non era in diretta. Nello studio come scenografia tra le tante cose c’era una palma con una luna sullo sfondo ed io ne approfittai, le chiesi di mettersi in posa proprio li e in un lampo la fotografai. Feci un unico scatto. Alla fine degli anni ’80 le fotocamere erano analogiche e il risultato lo si poteva visionare solo dopo che la pellicola veniva sviluppata, quindi fino ad allora io tenni il fiato sospeso. Fortunatamente andò tutto bene e questa che pubblico è la foto di cui parlo. Come amo le fotocamere digitali e la possibilità di vedere subito nel piccolo monitor sul retro le immagini appena realizzate. Marisa venne alla mia mostra agli Incontri Internazionali d’Arte a Roma e poi la rividi anche successivamente in diverse altre occasioni. È una donna vulcanica e simpaticissima, dalla battuta sempre pronta. Credo che sia molto appropriata la stupenda descrizione che fa di lei la giornalista Gargiulo: “il suo fascino é soffice come un babà al rhum, pastoso come un gattò di patate e cremoso come un bignè alla crema”.

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