La Cina avrebbe acquistato circa il 4% del debito pubblico italiano, che ammonta a 1.900 miliardi di euro. Lo scrive il Financial Times citando fonti ufficiali italiane, in un articolo dedicato all’attenzione di Pechino per i nostri titoli di Stato, confermata da una recente visita a Roma di Lou Jiwei, presidente della China Investment Corp., uno dei più grandi fondi di investimento mondiali. Nel suo tour italiano (che segue la recente missione a Pechino di Vittorio Grilli), Lou avrebbe avuto colloqui con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e con rappresentanti della Cassa Depositi e Prestiti.
Fonti del Tesoro confermano l’incontro tra Tremonti e Lou Jiwei. Nessuna indiscrezione, invece, sul contenuto dei colloqui, al centro di un articolo apparso oggi sul Financial Times in cui si ipotizza come Pechino detenga circa il 4 per cento del debito italiano. A quanto risulta all’ADNKRONOS, l’incontro sarebbe avvenuto lo scorso 6 settembre.
Il quotidiano economico ricorda come proprio “Tremonti abbia scritto in passato sui suoi timori per la ‘colonizzazione al contrario’ dell’Europa ad opera della Cina”. Tuttavia, aggiunge il Finacial Times, il ministro “ha finito con il cercare nuove alternative” anche alla luce “dei moniti della Banca centrale europea sul fatto che il suo programma di acquisto di titoli non può andare avanti all’infinito”.

Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Crisi-Ft-Italia-negozia-con-la-Cina-Borsa-Piazza-Affari-apre-in-rialzo_312443948934.html

http://www.ilgrandebluff.info/2011/02/il-dato-sul-pil-cinese-serve-solo.html

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