Negli ultimi mesi i mercati globali hanno corso a passo spedito. Tuttavia, secondo gli operatori della finanza, potrebbe essere giunto il momento in cui morderanno il freno. Occorre quindi muoversi con una certa prudenza in Borsa, a causa di un contesto ancora condizionato dall’incertezza per l’evoluzione della pandemia.
Inoltre, ancora non sono chiari i programmi delle banche centrali riguardo al tapering.

Il sondaggio tra gli operatori della finanza

finanzaGli operatori della finanza hanno quindi adottato un cambio di prospettiva, come si evince da un sondaggio condotto durante la 47esima edizione del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Neppure la metà degli intermediari di finanza si aspetta ulteriori rialzi nei prossimi mesi. Soltanto il 2% crede che i rialzi saranno anche molto robusti. Invece l’11% ritiene che potrebbero esserci delle flessioni importanti, mentre è cresciuta al 44% la quota di coloro che ritengono che si vivrà un periodo di relativa stabilità.

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Driver della cautela

Ma quali sono i fattori che inducono a una maggiore prudenza? A parte le continue incertezze riguardo alla pandemia, il mondo della finanza guarda con sospetto all’insufficienza di materie prime in alcune nicchie industriali. Un problema che spinge al rialzo l’inflazione e potrebbe anticipare i tempi del ritiro degli stimoli da parte delle banche centrali.

Euro contro dollaro

Sul fronte delle valute, gli operatori della finanza sembrano invece puntare sull’euro, che potrebbe recuperare terreno rispetto al dollaro. Tuttavia la maggioranza continua a pensare che nei prossimi mesi il rapporto di cambio oscillerà sui livelli attuali (se negoziate l’euro-dollaro, potete scegliere anche un conto zero spread forex broker).
Secondo molti operatori, la BCE infatti potrebbe prendere atto che la crescita della Eurozona sta progredendo a un ritmo più veloce del previsto, finendo per considerare l’ipotesi di ridurre il proprio programma di stimoli. A tal proposito sarà molto interessante sapere cosa emergerà dal prossimo meeting di politica monetaria della banca europea, settimana prossima.

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