A sentire quel che sta succedendo, un po’ in tutta Italia, verrebbe voglia di venderle le caldaie anziché acquistarle. Sembra che le caldaie siano, in una qualche misura, il novello cavallo di Troia per truffare o spillare soldi alle persone, con contratti a carico degli inquilini oppure con finti interventi di manutenzione. Ma non facciamoci il sangue amaro. Le cose vanno così, ma anche molto, molto meglio. La vendita delle caldaie tiene, e per farvi una idea date una occhiata a www.idrosanitariacivital.com; e visto che in un certo senso parliamo anche di produzione, una cosa va detta. L’Italia è leader europea nella produzione di caldaie “verdi”, ma ultima per acquisto delle stesse. Un dato che in una qualche misura deve far riflettere, dal momento che le caldaie a condensazione tagliano i consumi fino al 30% e hanno una resa termica elevatissima, ciononostante, circa il 70% dei consumatori italiani preferisce ricorrere a caldaie tradizionali con risparmio immediato senza guardare in prospettiva. Eppure la vendita di queste caldaie dovrebbe essere anche conveniente, visto e considerato che anche per queste tipologie di caldaie valgono tutti gli incentivi fiscali previsti dalla Legge di Stabilità 2015. Il mistero si fa ancora più fitto, nevvero? Ma forse non c’è alcun mistero. La vendita di queste caldaie stagna un po’ perché l’Italiano è straordinariamente resistente al cambiamento. E allora cerchiamo noi di fugare qualche dubbio andando, per somme linee e pertanto in modo inesaustivo, a tratteggiare il funzionamento delle caldaie a condensazione. Bene, queste caldaie sfruttano e utilizzano generatori di calore in grado di recuperare gran parte del calore latente contenuto nei fumi che, altrimenti, andrebbe disperso, questo fumi diventano nuova energia che va ad aggiungersi alla resa termica.
E allora? Cosa state aspettando? 

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