Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per il riordino e la riduzione delle Province italiane. Lo si legge in un tweet del dipartimento della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi mentre la riunione di governo è ancora in corso. "Il decreto prevede 51 province comprese le città metropolitane", scrive il ministro.Il riordino delle Province "è di tipo ordinamentale e strutturale, nella logica avviata con la spending review", ha riferito Patroni Griffi a Palazzo Chigi dopo l'approvazione del provvedimento. "Dalle 86 province di Regioni a statuto ordinario arriveremo a 51 province, comprensive delle città metropolitane". "Il processo è irreversibile – ha aggiunto Patroni Griffi e da gennaio verranno meno le giunte provinciali". "Il governo si è mosso tra spinte al mantenimento dello status quo e spinte alla cancellazione totale delle Province – ha proseguito – sono Province nuove per dimensioni e per sistema di governance".

Grazie al riordino, secondo il governo sarà possibile dimezzare i costi, risparmiando 40 milioni di euro l'anno. E "per assicurare l'effettività del riordino delle Province senza necessità di ulteriori interventi legislativi, il governo ha delineato una procedura con tempi cadenzati ed adempimenti preparatori, garantiti dall'eventuale intervento sostitutivo di commissari ad acta".

Per chi ricopre cariche in organi comunali e provinciali, il dl prevede il divieto di cumulo degli stipendi: bisognerà scegliere se mantenere uno o l'altro. Inoltre vengono aboliti gli assessorati e si stabilisce che gli organi politici dovranno avere sede esclusivamente nelle città capoluogo.

Fonti:
http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1066830/il-governo-approva-il-riordino-delle-provincesaranno-51-comprese-le-citta-metropolitane.shtml

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