Il retargeting si basa sul reale interesse degli utenti che hanno già visualizzato e interagito con il tuo sito. Ecco 5 consigli infallibili

Il retargeting o remarketing, è una strategia pubblicitaria che permette alle aziende di "seguire" gli utenti che hanno visualizzato il sito durante la loro navigazione su altri siti web, come i social.

Avete presente le pubblicità che compaiono durante la navigazione e ti propongono proprio il prodotto che stavi per acquistare online? Ecco, questo è il retargeting.
Se a primo impatto può risultare un inquietante, perché avete l'impressione di essere inseguiti dalla pubblicità di quel prodotto, il retargeting è vantaggioso sia per i clienti sia per la crescita del brand.

Perché? Che opportunità offre il retargeting agli utenti e al brand?
Prima vediamo insieme più nello specifico come funziona, poi cerchiamo insieme la risposta.

Come funziona il retargeting

Durante la realizzazione del tuo sito web basterà inserire un codice anonimo, chiamato pixel. Esso arà invisibile all'utente e non influenzerà il funzionamento del sito.
Quando l'utente navigherà nel vostro sito web, il codice rilascerà al browser un cookie anonimo.

Dove inserire il codice? L'ideale sarebbe inserirlo non sulla homepage. Piuttosto potete inserirlo sulla pagina del carrello o dell'iscrizione alla newsletter o sulle pagine del catalogo. In questo modo il pixel traccerà le persone che sono più interessati ai vostri prodotti e servizi. Infatti, quando navigheranno sul web, il cookie ti permetterà di fargli visionare inserzioni pubblicitarie mirate a ciò che ha visualizzato.
Poniamo caso che il vostro utente sia in fila alla posta e per passare il tempo stia visionando il vostro sito. Sta per comprare un vostro prodotto ma viene chiamato allo sportello. Finita la connessione si dimentica di effettuare un acquisto, perché tornando a casa si è messo a chiacchierare con il vicino. Grazie al retargeting, l'azienda può ricordargli che stava effettuando un acquisto sul sito, mostrandogli un annuncio pubblicitario quando riprenderà la navigazione.
Secondo le statistiche solo il 2% dei visitatori, infatti, effettua un acquisto alla prima visita. Grazie alla strategia di retarketing potrai invogliare gli utenti a tornare sul tuo sito, in questo potranno aiutarti siti come Google Adwords Remarketing e Adroll remarketing.

Ora che sappiamo come funziona, vediamo 5 consigli infallibili per sfruttarlo al meglio.

5 consigli per il retargeting

1. sconti, offerte, promozioni

Avevamo detto che il remarketing offre vantaggi sia all'azienda che all'utente. Ebbene sì! Per invogliare il visitatore che ha già abbandonato il tuo sito a tornare, puoi offrirgli delle offerte vantaggiose. Che siano sconti, groupon, omaggi, o prodotto in regalo. Nessuno sa resistere alla tentazione di un'offerta vantaggiosa. Così facendo, non solo convertirai un utente in cliente pagante, ma potrai fidelizzarlo, rendendolo un promoter del tuo brand!

2. divide et impera

Ok, forse "dividi e comanda" è una locuzione un po' troppo guerresca per il marketing. Quello che si intende è "dividi gli utenti in categorie". Segmentando il traffico web, si potranno creare annunci più mirati e meno generici. Più saranno mirati più avranno la possibilità di attirare l'attenzione dell'utente. Facciamo un esempio pratico: avete un negozio di mobili. Un utente sta visionando la pagina dedicata ai divani letto, ma poi non procede all'acquisto. Sarà inutile che poi sui social, gli appaia l'advertising dei vostri arredi da giardino. Sarebbe utile segmentare il traffico in base alle pagine visualizzate, per evitare che vengano visionate pubblicità che non sono di reale interesse.

3. il troppo stroppia

"Questa pubblicità mi perseguita". Evitate di essere troppo pressanti, al fine di evitare che l'utente abbia l'impressione di essere perseguitato o forzato all'acquisto. Basta inserire un limite fisso di annunci che possono apparire agli utenti. Il frequency capping evita proprio che la strategia di advertising sia troppo pressante. Oltre alla frequenza, fate attenzione anche alla durata della vostra campagna. Quando impostate la vostra strategia di retargeting, create anche un "life time" del cookie. Esso si distruggerà dopo il periodo di tempo da voi impostato. Dopo quel periodo l'utente non visionerà più i vostri annunci. Il visitatore non si sentirà "perseguitato" dall'annuncio, né esso perderà il suo valore perché è stato visionato per troppo tempo o troppo a lungo.
Regolatevi in base al vostro ciclo di vendite, anche se è bene non superare i 18 annunci mensili.

4. A/B test scopri l'ad più efficace

Avete seguito i consigli precedenti, ma le conversioni rimangono poche. Perché? Forse il vostro ad non è efficace e ha bisogno di qualcosa in più. Come fare per scoprire cosa può attirare l'attenzione dell'utente e convertirlo in cliente? Purtroppo non c'è la Fata Turchina del Marketing, bisogna rimboccarsi un pochino le maniche.
Consultatevi con il vostro team e ideate altre pubblicità e inserzioni. Giocate con contenuti visuali o testuali e poi monitoratene l'andamento. Quale delle inserzioni da voi create riscuote più successo online? La creatività è alla base di tutto. Create due o più tipi di annunci per vedere quale riscuote più successo e poi procedete sulla via del successo.

5. burn code o burn pixel

Siete riusciti a convertire i visitatori in clienti. Bene, ricordatevi un'ultima cosa. Inserite nella pagina di ringraziamento o di avvenuto pagamento un codice (detto burn code o burn pixel), che "brucerà" il cookie in modo che l'utente non visionerà più la vostra pubblicità del prodotto acquistato. Potrete inserire l'utente in un'altra lista in cui mostrate prodotti che possono interessargli o che siano abbinati all'acquisto appena effettuato. Ciò aiuterà a convertire il cliente occasionale in cliente fedele. Tornando all'esempio del negozio di mobili. Il vostro cliente, dopo averci riflettuto per qualche giorno e discusso con la moglie, vede il vostro ad in cui gli offrite lo sconto del 15% su un divano. Il cliente ne approfitta e tornando al vostro sito, effettua l'acquisto. Sulla pagina di avvenuto pagamento, il cookie verrà distrutto (l'utente questo non lo visionerà) e il cliente non vedrà più la pubblicità dei vostri divani. Come fidelizzare il cliente? Perché non inserirlo in una lista in cui pubblicizzate un tavolino che si abbina perfettamente al divano?

Questi sono i 5 consigli che noi di MLP Studio abbiamo per voi. Voi ne conoscete altri? fatecelo sapere con un commento!

MLP Studio – Web agency Roma    

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